L’appartamento occupa il piano rialzato di un immobile storico sito nel quartiere Città Studi a Milano definito esternamente da fasce materiche ben distinte, dal basamento bugnato alla cornice decorata, e internamente dalla ricchezza di dettagli e da un’alternanza di marmi colorati e terrazzo alla veneziana.
La pianta dello stato di fatto è caratterizzata da un corridoio distributivo centrale che serve tutti gli spazi, come era prassi all’epoca, dalla diagonale del palazzo e dalla presenza massiva della muratura portante perimetrale e centrale.
Il progetto prevede la completa ristrutturazione dell’appartamento con l’obiettivo di massimizzare lo spazio in ogni sua parte e mantenere l’impronta originaria tipica di molti palazzi storici milanesi.
L’approccio progettuale è fin da subito volto a modificare radicalmente la percezione dello spazio giorno tramite la demolizione dei piccoli vani tecnici, l’apertura di un nuovo passaggio tra cucina e soggiorno, attraverso il quale si possa avere un diverso punto di luce naturale, e l’attenzione per materiali e colori in particolare nei punti di contatto tra gli ambienti.
La soglia tra i diversi ambiti diventa uno dei temi ricorrenti dell’intervento e viene enfatizzata dalle scelte cromatiche e nell’utilizzo dei diversi materiali a pavimento e rivestimento.
Nello specifico nell’ingresso, cucina e corridoio si è scelto una graniglia 20×20 in marmo, nelle stanze un rovere posato a spina con cornice e bindello e nei bagni rispettivamente un mosaico rosa abbinato ad un marmo verde del Guatemala e una ceramica bianca 10×10 fugata a contrasto con i sanitari neri.
Il disegno e l’arredo della zona giorno ruotano attorno alla grande parete di colore verde a tutta altezza; un mobile su misura disegnato in ogni dettaglio che diventa una vera e propria “quinta” fisica e concettuale che divide, nasconde e protegge lo spazio più “intimo” e privato della casa che sembra così scomparire.
Questo mobile-parete, che avvolge uno dei muri portanti, racchiude i vani contenitivi e i due varchi passanti che collegano direttamente la cucina e il corridoio distributivo; i passaggi in base al momento della giornata dimmerano lo spazio e permettono di avere una percezione mutevole e flessibile della zona living.
L’ingresso viene anch’esso disegnato e regolato dal mobile di colore rosa che riflette lo spazio, grazie alla sua finitura lucida e allo specchio ovale inserito nell’anta di fronte alla porta d’ingresso, e definisce una linea di continuità con il soggiorno.
Le pareti di ogni stanza riprendono la scelta cromatica dell’arredo dando un tema specifico ad ogni ambiente. L’intervento traccia una linea di continuità con il linguaggio dell’androne, ricco nei dettagli e nella varietà della colorazioni dei marmi, così la scelta di conservare nell’appartamento alcuni elementi tipici del palazzo e la selezione delle finiture ci riportano ad una elegante Milano dei primi del ’900.
Architetti Cellini / Progetto e Direzione lavori
Alessandra Bello