Il progetto per i nuovi uffici di Amministrazioni Sartori nasce dalla volontà del committente di regalarsi un luogo di lavoro calibrato su misura per rispondere alle necessità sia pratiche che estetiche dell’azienda, lasciando un segno deciso nella memoria dei propri clienti.
Nasce così un luogo dove l’obiettivo, oltre a dare le migliori condizioni possibili a chi vive lo spazio quotidianamente, è quello di far sentire l’ospite in un ambiente caldo e familiare, che gli ricordi casa.
L’intervento consiste nell’unione di due unità, ed è indirizzato dalla condizione di avere fonte di luce diretta solamente dai due lati corti dell’appartamento posto al secondo piano, oltre che la possibilità di avere due ingressi separati, uno pubblico e l’altro privato.
La ripartizione degli ambienti e la scelta delle finiture annesse sono pensati per segnare in maniera precisa quali sono i luoghi di fruizione del cliente rispetto ai luoghi privati; quali sono gli spazi di lavoro, quelli dedicati al cliente, e quelli destinati al relax.
Alla destra dell’ingresso pubblico una parete dogata in legno, che ospita l’archivio dell’azienda, nasconde la zona dei servizi e accompagna il cliente verso il grande studio dove vengono ospitate le riunioni condominiali con il massimo dell’affluenza.
Di fronte gli unici elementi murari visibili, in contrasto con la finitura della parete in legno, danno la collocazione e le dimensioni al luogo principale dello studio: il salottino costituito dalla libreria arancione e le due sedute. Il mobile disegnato su misura è il primo elemento visibile dall’ingresso, e oltre a costituire un simbolo di unicità, conferisce all’ambiente un immediato senso di accoglienza, un’atmosfera domestica.
Qui si svolgono tutte le attività di scambio con i clienti, quando invece l’ufficio è vissuto solamente in forma privata diventa un ambiente flessibile destinato al relax dei dipendenti. Sulla sinistra l’area operativa è separata dalla zona centrale solo dal netto cambio di pavimentazione, per dare la maggior illuminazione naturale possibile all’ingresso.
Architetti Cellini / Progetto e Direzione lavori
Nero Base/ Martina Duranti